I miei ricordi di Sergio Bonelli

Oggi, 26 settembre 2011, è un triste giorno perchè ci giunge la notizia della morte di Sergio Bonelli.
Ho parlato con lui in due occasioni in vita mia e vorrei parlarvene.

Durante Mantova Comics 2008, vidi Sergio Bonelli gironzolare in questa fiera con poco pubblico, era in incognito come un visitatore normale. In quel periodo Sergio Bonelli frequentava poco le fiere, ancora molti giovani appassionati non conoscevano il suo viso. Io andai a disturbarlo mentre era fermo a far due parole col proprietario di uno stand. Con atteggiamento sommesso, iniziai:
- Buongiorno, scusate se vi disturbo, vi rubo un attimo... lei è il signor Sergio Bonelli?
- Hem, sì. - con quell'atteggiamento modesto che lo contraddistingueva - Non c'è molta gente che mi riconosce.
- Bè... - io sforno un sorrisone - sono una grande appassionata di fumetti, la volevo ringraziare per tutto quello che ha fatto per il mondo del fumetto!
- Grazie. - disse, mentre mi stringeva la mano.
- Se non chiedo troppo, posso avere un suo autografo? - mostrando il mio libricino per le dediche.
Anche se parlavamo già sommessamente, lui prese a sussurrare, lanciando a me e allo standista uno sguardo complice e divertito:
-Sì, ma non facciamoci vedere, che altrimenti mi noteranno e non potrò più girare in fiera con calma!
Appoggiato in piedi allo stand come un compratore, cominciò a scarabocchiare sul libricino mentre era tornato a chiacchierare con lo standista. E mi fece questa meraviglia qui sotto.

Poi eccoci a quest'anno 2011, ero in visita alla redazione della Sergio Bonelli Editore con Giuseppe De Luca che era in riunione di lavoro con altri autori. Ecco entrare nella sala Sergio Bonelli appoggiato a una stampella, salutare, scherzare, dire che era una vita che non si faceva una riunione con così tanti autori in redazione e chiese a turno il nome e quello che fa a ogni persona presente in sala. Dopo aver chiesto ai molti nuovi autori si rivolse anche a me (ero in un angolo perchè non facevo parte del team creativo): mi presentai comunque e lui disse che si ricordava di me e con chi ho lavorato.
Dopo quella riunione, quando tutti ci trovavamo all'ingresso del palazzo di via Buonarroti per congedarci, lui dal terrazzo ci salutò con grandi gesti e grandi sorrisi.
Che persona, gli vorrò sempre bene come fosse un padre, grazie Sergio Bonelli!